• TRA ULIVI E MACCHIA MEDITERRANEA

Anello di Cervo

Un percorso ad anello sul crinale tra il cielo e il mare di Cervo. Possibile variante più lunga verso il Monte Chiappa (541 mt) e il Monte Bandia (565 mt)


Per questa camminata di bassa/media difficoltà partiremo dalla sommità del Borgo storico di Cervo, a picco sul mare. Siamo di fronte ad una perla del nostro Golfo Dianese che un buon escursionista non può lasciare fuori dai suoi itinerari se visita la Riviera dei Fiori.


Dati tecnici

La partenza è nelle immediatezze del Castello dei Clavesana, sede del Museo Etnografico del Ponente Ligure, che si erge alle spalle del Borgo in posizione dominante sull’intero abitato. Lasciata la strada per immetterci su un percorso sterrato tra casette e piccoli orti saliamo quindi verso il Parco del Ciapà, un’area verde molto importante e frequentata soprattutto dalle scolaresche coinvolte in molti progetti di educazione e conservazione ambientale. Superato il Parco cominciamo la dolce salita accompagnati dalla splendida vegetazione mediterranea tipica di queste aree: tra le specie di maggiore interesse troviamo la ginestra, l’alloro, il corbezzolo, il ginepro, i numerosi asparagi selvatici, il mirto, il lentisco etc.. Man mano che proseguiamo si apre sempre più la visuale sul mare e sull’intero Golfo Dianese che ci lasceremo alle spalle: Cervo, San Bartolomeo Al Mare, Diano Marina; mete turistiche molto frequentate durante la stagione estiva ma ben più tranquille nei mesi invernali. Volgendo lo sguardo verso il ricco entroterra spicca in lontananza il Borgo Medioevale di Diano Castello,sulle alture alle spalle di Diano Marina e assolutamente meritevole di un’attenta visita. Proseguendo oltre passeremo il Colle Castellareto (211 mt) e il Colle di Cervo (324 mt) posti sul crinale protagonista del nostro itinerario d’andata e in corrispondenza di Capo Cervo, che segna i confini tra le province di Imperia e di Savona. Lungo il tracciato che ci porta a superare questi due promontori saranno ancora visibili i segni di brutti incendi che hanno segnato il territorio negli scorsi mesi, ma altrettanto notevole risulta la forza con cui la gariga (stadio involutivo della macchia generato dagli incendi) stia riprendendo il suo antico splendore nel tornare ad essere “macchia” vera e propria. Il Colle Mea (398mt) ci attende poco più avanti, regalandoci la visuale di Andora e Alassio, oltre all’Isola Gallinara. A questo punto, se evitiamo l’ulteriore salita e variante più difficile verso il Monte Chiappa (o addirittura fino al Pizzo D’Evigno, oggetto di una possibile ma diversa escursione) giunti ad un vero e proprio incrocio di 4 sentieri cominciamo a breve una impegnativa ma breve discesa che se fatta interamente ci porterebbe ad Andora. Giunti invece sulla linea di mezzacosta svoltiamo a destra su un facile e rilassante sentiero tra i muri a secco dei numerosi ulivi. Siamo ora sulla via di ritorno dell’anello che ci porta nuovamente in prossimità del mare e ad attraversare il piccolo centro di Case Banda di Là con le sue bellissime case di villeggiatura. il Il paesino di Rollo è visibile alla nostra sinistra con la sua caratteristica chiesetta. Continuiamo dunque a scendere avvicinandoci sempre più al mare per fare ritorno a Cervo accompagnati nel tratto finale da diversi carrubi. Per chi desiderasse visitare Cervo, non può essere tralasciata la Chiesa di San Giovanni Battista, o “dei Corallini”, raggiunta in breve attraverso le strette vie costellate da botteghe di artigianato e prodotto locali. La Chiesa, come suggerisce il nome venne edificata tra il XVII e XVIII Secolo grazie anche ai proventi della pesca del corallo e rappresenta il maggiore edificio in stile barocco presente sul territorio del Ponente Ligure.

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