Partiamo da Albenga, in passato città romana di importanza strategica denominata Albingaunum e di immenso valore storico-artistico senza dubbio tra le meglio conservate in assoluto in tutta Italia. Albenga è situata nell’omonima Piana, nata attorno al letto del brevissimo fiume Centa (appena 3 km di estensione), che ha creato e crea ancora oggi non pochi problemi agli abitanti della regione quando le piogge si fanno più intense.
Durante il nostro breve passaggio dentro le mura cittadine avremo modo di contemplare le Torri cittadine, simbolo della città e anticamente baluardo della lotta tra Chiesa e Comune, il Battistero del V sec. d.C, edificio più antico e meglio preservato in Liguria e la Cattedrale di San Michele Arcangelo nel cuore pulsante del centro di Albenga. Attaversando gli stretti “Caruggi” della città, faremo tappa sulla riva del fiume Centa, dove saranno visibili, nella parte destra della riva, i resti romani di alcuni edifici tra cui le Terme, la Necropoli, l’Anfiteatro e l’Acquedotto.
Una volta attraversato il nuovo Ponte, ci avviamo dunque verso l’inizio del nostro sentiero, dove incontriamo l’antico selciato della Julia Augusta, via consolare romana iniziata nel 13 a.C. da Augusto per collegare Roma alla Gallia fino ad Arles, in Francia ed unica testimonianza di strada romana originaria così ben conservata. In caso deviassimo verso il Monte Bignone per affrontare un maggiore dislivello (circa 400mt) lasceremmo il selciato per percorrere un tratto più panoramico ed interno, ma non meno spettacolare.
Durante tutto il nostro percorso, che si percorra l’antico tracciato romano (costellato da diversi resti di necropoli) o la via più a monte il nostro sguardo non può che spaziare sull’Isola Gallinara, quella che ad occhio sembra essere quasi una testuggine che ci seguirà lentamente per l’intero percorso.
L’isola è una Riserva Naturale Regionale, dista 1.5 km dalla costa ed è ambiente ospitale per il gabbiano reale che qui nidifica sfruttando l’ideale isolamento e le ottime condizioni per la biodiversità. La costa rocciosa e selvaggia è caratterizzata da diverse grotte marine nonché ambiente ideale per immersioni subacquee.
Giunti verso la fine del tracciato incrociamo l’antica chiesa di Santa Croce, ideale per un pranzo al sacco accanto alle sue mura che dominano su Alassio, nostra meta finale. Per chi avesse interesse a conoscere la cittadina, da notare il Torrione Saraceno (16. Secolo, costruito per difendersi dagli assalti dei pirati via mare), il noto Muretto costellato di firme di personaggi dello Sport, del Cinema e tanti altri Vip oltre al suo Budello, serie di viuzze che formano un centro dalle vie molto strette e caratteristiche.